venerdì 14 giugno 2013

Cjalzòns friulani


Acquisto raramente riviste di cucina, perché mi sono data uno stop per le “troppo” di cui mi sono approvvigionata nel passato, per i “troppi “libri che sono lì a impolverarsi, per i “troppi” appunti sparpagliati dovunque. Ma esse comunque restano una tentazione irresistibile. Un giorno di ottobre 2012, in una sala d’attesa d’ospedale il tempo non voleva proprio passare, allora iniziai ad accarezzare l’idea di fare una capatina in edicola. Durante il tragitto mille propositi in me: prendo una rivista di benessere, così trovo spunto per iniziare finalmente una dieta; prendo una rivista scientifica così fa piacere anche a Stefano; prendo una rivista di gossip così mi rilasso un po’………….ma arrivata all’edicola l’occhio cade istantaneamente dov’è da sempre il mio cuore. Non ci penso su neppure mezza volta e come una scena di Mr Bean, mi guardo attorno, pago e vado via furtivamente.
Sale e Pepe lo sfoglio avidamente e arrivata a pag 112 vengo letteralmente rapita da quella ricetta piena di profumi, aromi e sapori da mille e una notte.
Subito il proposito di rifarli, ma sempre rimandati; un’idea accarezzata durante tutto l’inverno. Poi quando  so del contest "Le ricette regionali reinterpretate con i prodotti Rigoni di Asiago"
subito trovo la buona occasione per fare finalmente i Cjalzòns.
In effetti sono dei tortelli, ma ciò che mi intriga è quel misto di dolce e salato che come un caldo e avvolgente abbraccio, si fondono creando una vera sinfonia.
Un’intensa esperienza gustativa e olfattiva!
Come tutte le ricette tradizionali, anche questa è tipica di ogni famiglia. Ognuna custodisce la propria versione e la tramanda come una preziosa eredità. Ognuno aggiunge il proprio tocco caratteristico.
In ogni paese è presente un ingrediente predominante per la diffusione tipica nel territorio.
Io, del sud, abituata a sapori meno caldi e meno speziati, chiedo perdono ai friulani se non ho ben interpretato una loro tradizione, anzi se si trovasse di passaggio per questo blog qualche abitante della Carnia mi farebbe piacere sapere cosa ne pensa dei miei Cjalzòns.


Ingredienti per 4 persone-36 pezzi

Per la pasta
200 g di farina di farro
90 ml di acqua
15 g di burro
Un pizzico di sale
Per il ripieno
3 patate a pasta bianca
Erbe aromatiche
1 cucchiaio di uva passa Zibibbo
2 cucchiai di Fiordifrutta frutti di bosco
1 cucchiaio di pane grattugiato
1 limone
1 cipolla bianca
Un pugnetto di amaretti
½ cucchiaino di cannella in polvere
20 g di burro
Sale
Per condire
30 g di burro
Un cucchiaio di miele di fiori
5 chiodi di garofano
Pane tostato



Preparazione
La pasta
Setacciare la farina sul piano da lavoro e fare la fontana al centro.
In un pentolino mettere l’acqua, il burro e il sale. Riscaldare facendo sciogliere completamente il burro e versare nella fontana della farina. Amalgamare velocemente, impastare e lasciar riposare coperto per una mezz’oretta.
Il ripieno
Lessare le patate in acqua salata, sbucciarle e passarle allo schiacciapatate ancora calde .Pulire le erbe, tritarle e aggiungere alle patate. In un tegamino rosolare nel burro la cipolla tritata finemente, a fuoco dolcissimo, senza farla colorire ma solo appassire. Aggiungere anche questa alle patate. Aggiungere poi gli amaretti pestati, l’uva passa tritata, la cannella, le zeste di limone, la confettura Fiordifrutta e il pane grattugiato e amalgamare tutto.


Stendere la pasta e con un ring ricavare dei dischi, distribuirci il composto al centro, chiuderli a mezzaluna e sigillare i bordi. Cuocerli in abbondante acqua salata per 4 minuti.
Condire
In un tegame largo sciogliere il burro con il miele e i chiodi di garofano, versarvi i Cjalzòns scolati, impiattare e completare con una manciata di pane tostato e pestato.


Note personali
-Io ho usato farina di farro perché quella avevo in casa, ma la ricetta non lo richiedeva espressamente.
- Usare del pane casareccio raffermo, ridotto a dadini tostarlo in forno per 30 minuti a 100°. Poi pestarlo: i pezzi più grossi usarli per la finitura mentre quello più fine per il ripieno.


                                           



1 commento:

  1. Anche io adoro il gusto dolce-salato....e questi tortelli mi sembrano un sogno!!!

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